La chirurgia epatobiliare si occupa del trattamento chirurgico delle patologie maligne e benigne del fegato, delle vie biliari e del pancreas, tra cui: tumori primitivi epatici, tumori secondari dati da metastasi, tumori della colecisti e della via biliare, cisti, adenomi, iperplasia nodulare focale, calcolosi della colecisti e della via biliare, ecc. Le neoplasie epatiche sono in progressivo aumento negli ultimi anni e molti tumori benigni del fegato evolvono fino a diventare maligni. D’altra parte, invece, i tumori del pancreas endocrino sono molto rari. La resezione epatica ed il trapianto di fegato costituiscono la base della terapia chirurgica, mentre altri trattamenti includono embolizzazione dell’arteria epatica, chemioterapia, radiofrequenza ecc. Le quattro resezioni epatiche classiche sono: la lobectomia epatica destra, la lobectomia epatica sinistra, la trisegmentectomia epatica destra e la segmentectomia sinistra. Nel fegato non cirrotico è possibile asportare circa il 70% del parenchima con una mortalità operatoria inferiore al 5%. Il trattamento chirurgico dei tumori della testa del pancreas, invece, può essere palliativo con semplice derivazione biliare, o radicale con una duodenocefalopancreasectomia (più raramente una duodenocefalopancreasectomia totale). L’intervento di duodenocefalopancreasectomia prevede l’asportazione totale o subtotale del duodeno, l’asportazione della testa e dell’istmo del pancreas, della colecisti e del coledoco.