Che cos’è la chirurgia dell’ernia iatale?

L’ernia iatale si presenta quando una porzione dello stomaco spinge verso l’alto attraverso un’apertura (chiamata iato) presente nel diaframa. Il diaframma è una lamina muscolare situata tra l’addome e il torace. Nella chirurgia dell’ernia iatale lo stomaco viene risospinto nell’addome e le dimensioni dello iato del diaframma vengono ridotte.

Perché si esegue?

L’intervento chirurgico è necessario quando l’ernia iatale non risponde ai farmaci o a cambiamenti a livello di stile di vita. L’intervento è raccomandato anche in presenza di sintomi persistenti, qualora non si desideri assumere farmaci a lungo termine.

In cosa consiste?

La chirurgia dell’ernia iatale viene di solito eseguita utilizzando un laparoscopio, che è uno strumento della chirurgia mininvasiva. Prevede una serie di piccole incisioni addominali e l’impiego di anidride carbonica per gonfiare l’addome. Ciò consente al chirurgo di avere più spazio in cui lavorare. Sul laparoscopio è montata una piccola telecamera, che consente al chirurgo di osservare l’interno del corpo durante l’operazione.

Durante l’intervento lo stomaco viene riportato nella posizione corretta e il diaframma che circonda l’esofago viene stretto per impedire che dell’altro acido possa refluire dallo stomaco.

L’intervento viene eseguito in anestesia generale. Questo tipo di chirurgia richiede 1-2 ore per essere completata.

Preparazione per la chirurgia dell’ernia iatale

È probabile che, prima dell’intervento chirurgico, il medico voglia effettuare degli esami per controllare la qualità del movimento dell’esofago e la quantità di acido refluito nell’arco delle 24 ore. Prima di effettuare l’intervento, il chirurgo spiegherà in dettaglio la procedura e che cosa aspettarsi da essa, oltre a tutti i possibili effetti collaterali.

Tali effetti collaterali includono:

  • Meteorismo e flatulenza
  • Disfagia (difficoltà a deglutire)

Recupero post intervento

I pazienti che si sono sottoposti ad un intervento chirurgico di ernia iatale possono lasciare l’ospedale  di solito nel giro di due o tre giorni. Dopo l’intervento la maggior parte dei pazienti è in grado di tornare al lavoro nel giro di 1-2 settimane. Dopo l’intervento si raccomanda inoltre di consumare cibi non solidi, come zuppe o passati di verdure nelle prima settimana.